Burkina Faso

Burkina FasoStato dell'Africa occidentale, il Burkina Faso confina a sud con il Benin, il Togo, il Ghana e la Costa d'Avorio, ad est col Niger, a nord e ad ovest con il Mali.

Secondo l'ultimo ‘Rapporto sullo sviluppo umano’ redatto dall'ONU è il 4° paese più povero al mondo.

Fino al 1984 questa regione era identificata col nome di Alto Volta, antica colonia dell'Africa Occidentale Francese, dal nome dei tre grandi fiumi che l'attraversano e che, dal Ghana, si gettano nell'Atlantico.

Il 5 agosto 1960, venne proclamata l'indipendenza e le elezioni portarono alla Presidenza Maurice Yaméogo.

Come per molti altri stati africani, il periodo successivo all'indipendenza fu caratterizzato da una forte instabilità politica e da colpi di stato a ripetizione (1966, 1980, 1982, 1983).

Il 4 agosto 1983, un colpo di stato militare  portò al potere il capitano Thomas Sankara,  un socialista. Nel 1984, il paese venne ribattezzato Repubblica Popolare Democratica del "Burkina Faso", che vuol dire "terra degli uomini onesti".

Nel 1987, Sankara venne ucciso e a lui subentrò il capitano Blaise Compaoré, che da allora detiene il potere.

La Costituzione del giugno 1991, adottata mediante referendum, ha instaurato un regime semi presidenziale multipartitico.

Il capo dello stato, eletto ogni cinque anni a suffragio universale, nomina il primo ministro. Il Governo detiene il potere esecutivo, l'Assemblea Nazionale il potere legislativo.

Blaise Compaoré va al potere nel 1987 come Presidente della Repubblica e da allora viene sempre rieletto.

Il 31 ottobre 2014, un milione di persone è sceso in piazza per ostacolare l’iniziativa parlamentare che avrebbe dato al Presidente Blaise Compaoré la possibilità di candidarsi ancora una volta alla guida del paese. Il Parlamento è stato messo a fuoco e molti potenti sono stati presi prigionieri o costretti alla fuga in altri paesi (Blaise Compaoré è fuggito in Costa d’Avorio con la famiglia).

Estromesso il Presidente che aveva governato per 27 anni, una formazione militare prende in mano le redini del paese con l'obiettivo di guidarlo verso elezioni democratiche ad ottobre 2015. A settembre un colpo di stato organizzato dal capo di stato maggiore della Guardia Presidenziale riesce a far prigionieri il Presidente ed il capo del Governo di transizione, ma grazie anche alla pressione popolare, nel giro di una settimana il tentativo di golpe viene sventato. 

Le elezioni vengono riproposte il 29 novembre e questa volta si tengono democraticamente e senza incidenti (sotto la supervisione di varie organismi internazionali, per l'Italia il ministro Kienge) e portano al potere Roch Marc Christian Kaboré che dà vita al nuovo governo. 

Il paese ha per capitale Ouagadougou ed è amministrativamente suddiviso in 13 regioni, 45 province, 350 dipartimenti

  • Superficie: 274 mila km2 (301 mila l'Italia)
  • Popolazione: 15,8 milioni di abitanti (60 milioni in Italia)
  • Densità della popolazione: 58 abitanti/ km2
  • Popolazione urbana: 25,7%
  • Alfabetizzazione: 29%
  • Lingua: francese (ufficiale),  moré, dioula, gourmanchema, fulfuldé, ...
  • Religione: cristiani 50%, musulmani 48%, animasti.
  • Moneta: Franco CFA (1 € = 655 F CFA)
  • Ripartizione del PIL: settore primario 31,9%, settore secondario 21,6%, terziario 46,5%
  • Esportazioni: 1,6 miliardi €
  • Importazioni: 916 milioni € 
  • Principali risorse: cotone, ortaggi, canna da zucchero, oro.

 

Privo di sbocco sul mare e incuneato nel cuore del Sahel, il Burkina comprende una regione pianeggiante a 300 m di altitudine, fiancheggiata ad ovest e a sud da due altipiani di formazione sedimentaria (per lo più in arenaria). Al Nord il territorio è coperto da dune d'origine quaternaria che si distendono da ovest ad est.

Il clima è Sudano-sahelita, caratterizzato dalla  alternanza di una lunga stagione secca che va da novembre a maggio-giugno (fresca tra novembre e febbraio, molto calda tra marzo e maggio), ed una stagione umida da maggio a ottobre. Le precipitazioni diminuiscono andando da sud a nord, con variazioni da un anno all'altro.

Da dicembre a febbraio soffiano incessanti i venti "harmattan" carichi di polvere.

La formazione vegetale più diffusa è la savana che verso sud lascia il posto alle foreste tropicali e verso nord a una steppa.

Gli abitanti sono irregolarmente distribuiti sul territorio: la densità media è di 45 ab./ km2  ma è tra 10 e 15 ab./ km2,   al nord e nelle zone orientali, mentre può arrivare a 100 ab./ km2, al centro e al meridione del paese, dove si trova la capitale Ouagadougou.

I tre fiumi principali, il Mahoun (Volta nero), il Narizon (Volta rosso) e il Nakambe (Volta bianco), irrigano l'altopiano centrale scendendo verso est e verso sud. Gli abitanti usano il legno come principale risorsa energetica. Il disboscamento, i cambiamenti climatici e la desertificazione sono causa di terribili siccità.

Secondo il MASS, in Burkina Faso il 47,9% degli abitanti ha meno di 15 anni; la speranza di vita è di 53,5/54,1 anni (uomini/donne). Il tasso di mortalità infantile è del 169 per 1.000.

L'80% della popolazione occupata si dedica all'agricoltura e all'allevamento. Fra le colture principali ci sono sorgo, miglio, mais, arachidi, riso e cotone.

Le risorse minerarie rivestono un'importanza crescente: il rame, il ferro, il manganese e l'oro.

L'artigianato, in particolare del legno, è ben sviluppato.